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AstraZeneca sospeso anche in Italia: niente spaventi in attesa di più chiarezza

Il terzo vaccino approvato contro il nuovo coronavirus, è il primo nel suo genere: a vettore virale utilizza una versione modificata dell’adenovirus dello scimpanzé

Sospeso il vaccino AstraZeneca in Germania, Francia e Spagna, in via temporanea e precauzionale,  l’agenzia Italiana per il farmaco, (Aifa), ha comunicato la medesima sospensione anche in Italia.

Anche da noi, la decisione è stata presa in via precauzionale e temporanea, «in linea con quanto deciso da altri Paesi europei». La misura, tuttavia, non ci deve spaventare.

Ricorderemo che,  a seguito di una rigorosa valutazione dei dati di qualità, sicurezza ed efficacia, il 29 gennaio 2021 l’EMA aveva autorizzato l’utilizzo del vaccino sviluppato dall’Università di Oxford con l’azienda AstraZeneca. Pur essendo il terzo vaccino approvato contro il nuovo coronavirus esso è il primo nel suo genere. Ed infatti, mentre i prodotti sviluppati dalle ditte Pfizer e Moderna sono vaccini a base di mRNA quello di Astrazeneca è un vaccino a vettore virale che utilizza una versione modificata dell’adenovirus dello scimpanzé, per fornire le istruzioni per sintetizzare la proteina spike di SARS-CoV-2.

Gli adenovirus sono considerati vettori eccellenti per introdurre antigeni e per innescare specifiche risposte immunitarie; sono facili da manipolare geneticamente e abbastanza stabili.

Durante la sperimentazione del vaccino Astrazeneca, le reazioni avverse osservate nelle persone sono state, in genere, di entità da lieve a moderata; tra le più frequenti: dolore nel sito di iniezione, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari, sensazione generale di malessere, brividi, febbre, dolore alle articolazioni e nausea.

Al momento va condivisa la posizione dell’Aifa, che ha interrotto la somministrazione dei vaccini Astrazeneca per fare chiarezza.

Condurre ricerche rigorose è essenziale anche se, ad oggi, non esistono evidenze circa il  nesso di causa-effetto tra la somministrazione del vaccino e l’evento avverso e anche se le percentuali delle persone decedute dopo la sua somministrazione  sono estremamente ridotte (0,0021% dopo la somministrazione Pzifer e lo 0,0028% dopo il vaccino AstraZeneca).

Le indagini saranno effettuate con estremo rigore scientifico fino al prossimo 18 marzo quando dovrebbe arrivare il parere dell’Ema; nel frattempo le somministrazioni del vaccino Anticovid Astrazeneca restano sospese.

Per approfondimenti

https://www.lavocedinewyork.com/lifestyles/scienza-e-salute/2021/03...

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