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Giordano: «Meglio fare delle ecoballe un monumento ai caduti per tumore»

Al convegno sul progetto Epica per Terra dei Fuochi, i medici di base raccolgono i propri dati sui tumori

«Io trasformerei le ecoballe in un grande monumento per i caduti della Terra dei Fuochi... la rimozione delle ecoballe è un enorme spreco di risorse economiche che potrebbero essere utilizzate e investite in altro modo a favore e per la tutela della salute dei cittadini» dice il professor Antonio Giordano, direttore di un importante istituto di ricerca americano, al convegno medico sul progetto “Epica” per Terra dei Fuochi.

Il «progetto Epica» vuole offrire un contributo importante alla conoscenza della diffusione del cancro nell’area della cosiddetta Terra dei fuochi. A lavorarci, già da alcuni anni, sono i medici di famiglia dell’Asl Napoli 2 Nord che intendono mettere in rete, in forma anonima, i dati dei pazienti per arrivare a definire la diffusione delle patologie tumorali e la loro incidenza sul territorio con estrema precisione.

A Casoria si è fatto il punto sul lavoro condotto finora con un convegno al quale hanno preso parte medici di medicina generale, studiosi, dirigenti delle Asl e dirigenti della giunta regionale, tra gli altri, Enrico Coscioni, commissario straordinario dell’Asl Napoli 2 Nord; Giuseppe Fiorentino, vicepresidente coop Medifam; Luigi Costanzo, medico di famiglia Isde; e Antonio Giordano, direttore dello Sbarro institute di Philadelphia, oltre a una larga rappresentanza dei pediatri dell’associazione «Libera scelta». Obiettivo: aggiornare i dati in possesso dei medici di famiglia e passare alla terza fase del progetto, cioè arrivare alla raccolta dati fino al 2015 e avviare un vasto programma di interventi di prevenzione nelle scuole.

Le prime 2 fasi sono state orientate a studiare la prevalenza delle neoplasie e alla loro incidenza attraverso la georeferenziazione. Spiega il dottor Domenico Russo, tra i responsabili del progetto: «La opportunità di ottenere dei dati “di prima mano” sulla situazione delle malattie neoplastiche nella nostra città, scaturisce dal completamento dell’informatizzazione degli studi medici operanti nel distretto sanitario di Casoria. Tali ambulatori sono collegati in rete tramite software di gestione cartelle cliniche su cui è stato implementato agli inizi del 2013 una routine di rilevazione dei dati relativi i pazienti oncologici. Questa enorme opportunità permette la redazione di Studi epidemiologici osservazionali che possono aiutarci a capire le associazioni tra i fattori di rischio e tumori specifici».

PER APPROFONDIMENTI

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/salute/16_giugno_2...

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