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“Francamente non si capisce cosa abbiano da brindare le 23 associazioni riunite davanti a Palazzo Madama per la legge sugli eco reati che arriva dopo 21 anni di rifiuti tossici e migliaia di morti in Campania nella Terra dei Fuochi. La legge 1345 introduce le norme sugli eco reati: i delitti contro l’ambiente e sembra una legge “salva tutti”, basta leggere gli articoli e ascoltare le voci che dissentono per capire quanto sia poco incisiva su un tema che rappresenta la parte più fragile di questo Paese. PD e Sel si compiacciono per questo “grande passo avanti”, associazioni come Legambiente e Libera dedicano la legge alle vittime ma, come dice lo scienziato napoletano direttamente da Filadelfia, Antonio Giordano “è stato fatto solo un microscopico passo avanti”.
Detto questo, dalla legge emerge a chiare lettere, che per come è stata formulata, il risultato è talmente ambiguo da far pensare a una sorta di “condono” ai grandi inquinatori e ai potenziali inquinatori. Le reazioni e il dissenso contro questa legge “assurda” si sono fatte sentire. Il prof. Antonio Giordano, che con il suo impegno per la Terra dei Fuochi e la ricerca sul cancro, è un occhio vigile e attento a quanto accade, mi spiega cosa pensa di questa legge “E’ certamente un passo significativo l’aver voluto punire penalmente i comportamenti volti ad inquinare. Tuttavia, lascia dubbi concreti la formulazione del reato di inquinamento ambientale laddove si punisce chi “abusivamente” cagioni una compromissione o un deterioramento delle acque, dell’aria, del suolo, della flora, della fauna ecc.. L’avverbio abusivamente lascerebbe una zone grigia per i grandi inquinatori che sono muniti delle autorizzazioni per trattare i rifiuti”.
Il prof. Giordano con il giornalista Paolo Chiariello nell’ultimo libro “Monnezza di Stato”, raccontano quello che è accaduto in quella parte indifesa della Campania, dove la camorra ha fatto quello che voleva, agendo liberamente, interrando i veleni che hanno ucciso e uccidono, ancora per il cancro. Il dissenso si spalma da più parti. Scrive Gianfranco Amendola “Avremo, così, unico Paese al mondo, il delitto di disastro ambientale ‘abusivo’ e cioè un disastro che può essere punito solo se commesso “abusivamente”. Altrimenti, il fatto non sussiste e l’imputato può essere assolto. È evidente, infatti, che punire solo chi cagiona abusivamente un disastro o un delitto di inquinamento rilevante, significa accettare che possa essere lecito o, addirittura, autorizzato un disastro ambientale (con morti, devastazioni ecc.), che non sia però abusivo”. Una legge “salva tutti” questa che è stata approvata dopo lentezze per continui cambiamenti.
Cosa pensa Antonia Battaglia su questa legge? Ecco cosa dichiara: “Il decreto, mette a rischio i processi per disastro ambientale, in corso e futuri, escludendo la possibilità per la magistratura di avviare nuove indagini sui delitti ambientali e di rimettere in discussione impianti inquinanti dotati di autorizzazioni ad operare o produrre. Come? Attraverso l’inserimento dell’avverbio “abusivamente”, che, nell’articolo 452, sancisce il principio che un disastro ambientale è tale solo se “cagionato abusivamente”. Ovvero l’art. 452 dice che chiunque “abusivamente cagiona un disastro ambientale è punito con la reclusione da cinque a quindici anni, costituendo disastro ambientale l’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema la cui eliminazione risulti particolarmente onerosa e conseguibile solo con provvedimenti eccezionali; l’offesa alla pubblica incolumità in ragione della rilevanza del fatto per l’estensione della compromissione o dei suoi effetti lesivi ovvero per il numero delle persone offese o esposte a pericolo”.
In pratica un reato ambientale, secondo la norma, “sarà tale solo se sarà stato compiuto al di fuori delle norme. Ma nel caso in cui uno stabilimento industriale, una discarica o altro soggetto inquinante fossero provvisti di un’autorizzazione a produrre e a funzionare, non sarebbero abusivi e non potrebbero essere giudicati per disastro ambientale. Non è venuto in mente a nessuno che questa legge eco-reati vuole proteggere gli esponenti del PD implicati nel processo Ambiente Svenduto di Taranto? Non è venuto in mente a nessuno che questa legge eco-reati vuole proteggere il Presidente di SEL, implicato nel processo Ambiente Svenduto di Taranto? Non è venuto in mente a nessuno che questa legge eco-reati voglia proteggere gli interessi genovesi di M5S? Taranto é essenziale per il lavoro a Genova, per far andare avanti gli impianti di lavorazione dell’acciaio nei numerosi stabilimenti ILVA, in Liguria e nelle altre regioni italiane. Dipendono tutti da Taranto. Lo sapete? Per salvaguardare la produzione di Taranto, si fa una legge a carattere nazionale. Ma qualcuno se ne rende conto della gravità di cio’ che è accaduto? La politica ed imprenditoria finora sono andate a braccetto e questa legge protegge ancora questi accordi”.
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