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NONO, UNA PROTEINA MULTITASKING CHE PROTEGGE DAI RAGGI UV E POTREBBE ESSERE SFRUTTATA CONTRO IL CANCRO

20 Aprile, 2015

Ricercatori del laboratorio di Antonio Giordano, MD, PhD, Direttore e Fondatore del Sbarro Health Organization Research a Philadelphia, PA (www.shro.org), hanno scoperto un nuovo meccanismo molecolare con cui le cellule umane proteggono il proprio genoma dall'effetto dannoso dei raggi UV. I raggi UV inducono lesioni nella struttura del DNA contribuendo al processo di carcinogenesi e rappresentano il principale fattore di rischio per i tumori della pelle, compreso il melanoma.

Lo studio è stato pubblicato online su Oncogene, una rivista leader nella ricerca sul cancro del Nature Publishing Group. Gli autori hanno studiato la funzione di NONO, una proteina multifunzionale coinvolta nello sviluppo e nella progressione del melanoma, nella risposta cellulare ai raggi UV.

Normalmente, le cellule rispondono al danno al DNA indotto dalle radiazioni attivando diversi "punti di controllo" (checkpoints) che permettono di arrestare il ciclo cellulare e attivare i meccanismi di riparo per evitare che il DNA danneggiato venga erroneamente replicato nella fase S (sintesi del DNA) o trasmesso alle cellule figlie durante la mitosi. Luigi Alfano, PhD dell’Istituto Tumori di Napoli- "Fondazione Pascale" - CROM- Centro Ricerche Oncologiche di Mercogliano e autore principale dello studio, ha dimostrato che il silenziamento di NONO altera la risposta delle cellule tumorali in seguito all'esposizione ai raggi UV. Rispetto alle cellule di controllo, le cellule in cui NONO è represso non riescono ad attivare i checkpoints del ciclo cellulare, continuano a sintetizzare il DNA e non sono in grado di attivare in modo efficace la cascata biochimica di eventi che portano al riparo del DNA. Ulteriore prova che NONO è coinvolto in questa risposta cellulare è dato dal fatto che esso si localizza nei siti di danno al DNA, dove favorisce il caricamento di altre proteine fondamentali per il processo di riparo.

«Il nostro studio contribuisce ad identificare un importante anello mancante nella complessa cascata di eventi che orchestrano la risposta cellulare al danno al DNA.», dice Alfano.

«Considerando che molti studi stanno identificando alterazioni di NONO nel cancro, i nostri risultati aiuteranno a chiarire i meccanismi molecolari della tumorigenesi, soprattutto in tipi di tumore come il melanoma, in cui l'esposizione ai raggi UV svolge un ruolo importante. Il nostro lavoro fornisce anche il quadro preclinico per il possibile sviluppo di nuovi agenti che mirano ad inibire NONO per sensibilizzare le cellule tumorali a una varietà di farmaci che causano danno al DNA, come ad esempio molti comuni agenti chemioterapici.» afferma Francesca Pentimalli PhD dell’Istituto Tumori di Napoli- CROM, autore corrispondente dello studio con Antonio Giordano, che è anche professore diAnatomia ed Istologia Patologica presso l'Università di Siena e Direttore dell'Istituto Sbarro per la Ricerca sul Cancro e Medicina Molecolare, alla Temple University di Philadelphia.

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