S.H.R.O. Salute Italia

Professional social network di Antonio Giordano

“Terra dei fuochi”: bonifica e prevenzione, il prof Giordano coordina un team di esperti

"Le scelte politiche sanitarie nazionali devono essere fatte su base delle evidenze scientifiche". Intervista al prof. Giordano

L’emergenza ambientale è all’attenzione del governo che grazie ai fondi previsti dal Recovery Found ha nominato un pool di esperti – scienziati e ricercatori – per elaborare un piano di recupero e riqualificazione dei tanti, tantissimi territori italiani inquinati. Il coordinatore del team è  il prof. Antonio Giordano, oncologo, professore di Anatomia ed Istologia Patologica all’Università di Siena e direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia, noto per il suo impegno in prima linea nella lotta ai veleni ambientali.

Per decenni le organizzazioni criminali, senza alcuno scrupolo, hanno interrato milioni di fusti contenenti rifiuti speciali, rendendo fonte di veleni falde acquifere e terreni dedicati all’agricoltura e al pascolo.

Il professore Giordano spiega ai nostri lettori come si sviluppa il progetto e quali sono gli obiettivi

L’idea è di implementare un vasto programma di Sanità pubblica ecologica, focalizzato sul monitoraggio dell’esposizione ad inquinanti ambientali con conseguenze dannose per la salute. Il progetto prevede non solo l’individuazione dei livelli di inquinanti, dal suolo all’essere umano, ma anche l’individuazione di biomarcatori e di nuove formule efficaci di prevenzione primaria e secondaria.  Sono stato incaricato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, dal ministro della Salute, Roberto Speranza e dal viceministro Pier Paolo Sileri a coordinare un pool di esperti, al fine di effettuare una sperimentazione, improntata sui principi della global health, in aree territoriali selezionate prima, per poi espandersi su tutto il territorio nazionale.

Lei vive a Philadelphia negli Stati Uniti, perchè ha accettato questo incarico?

Ho accettato perchè il mio ruolo presso i ministeri dell’Ambiente e della Salute è estremamente affine a ciò di cui mi occupo da anni, l’attività di ricerca che svolgo ha come obiettivo principale la tutela della salute dei cittadini. Il mio obiettivo è provare ad orientare le scelte politiche e sanitarie nazionali sulla base di evidenze scientifiche. Scienza, salute ed ambiente sono argomenti strettamente correlati e spesso la logica del profitto ha priorità sulla salute pubblica, noi dobbiamo fare in modo che questo non accada mai più in modo da poter  invertire la rotta dell’autodistruzione.”

Nell’ambito della prevenzione dovrebbe essere indispensabile intensificare il controllo del territorio con le forze dell’ordine. Quali sinergie sono previste ?

“In realtà si tratta di mettere in piedi un approccio sistemico, multilivello. Per raggiungere l’obiettivo sarà cruciale la sinergia di vari organismi politici, scientifici e quindi, anche le forze dell’ordine. Le forze dell’ordine risultano cruciali nel contrasto alla gestione illecita di inquinanti.”

La “terra dei fuochi” fino a poco tempo fa era localizzata nelle province di Napoli e Caserta, poi si è scoperto che i rifiuti tossici sono stati interrati anche in altre regioni d’Italia: Liguria,Lombardia, Trentino Alto Adige, Calabria, Sicilia. I suoi studi hanno stabilito una correlazione tra tumori ed inquinamento ambientale, un allarme inascoltato dalla politica.

“Ormai la definizione “Terra dei Fuochi” è limitante solo per la Campania, negli ultimi decenni la contaminazione ambientale da agenti potenzialmente nocivi per la salute umana è diventata una tematica di primaria importanza a livello nazionale, o meglio mondiale. Nonostante il crescente interesse registrato per le tali problematiche, persistono a tutt’oggi delle criticità sul versante delle conoscenze e su quello degli interventi di prevenzione e tutela sanitaria. La tematica è abbastanza ostica da affrontare poiché multifattoriale, ma è arrivato il momento di agire: bonificare, monitorare, incentivare programmi di screening e sviluppare percorsi diagnostico-terapeutici.”

Lei ha origini napoletane e vive negli USA da anni, uno dei tanti ricercatori e scienziati emigrati all’estero, cosa rimprovera alla nostra classe politica?

“Se può esserci una nota positiva della pandemia Covid-19 è proprio quella di aver fatto emergere, ovunque, l’importanza della ricerca scientifica. Un Paese che non valorizza questa categoria non ha le carte in regola per essere innovativo, competitivo. L’Italia, purtroppo, incentiva ancora l’esodo di tanti giovani brillanti in nazioni straniere. In Italia vengono formati ottimi elementi e poi donati all’estero, è giunta l’ora di invertire anche questa rotta.”

Per approfondimenti

https://www.italiareportusa.com/ultimissime/terra-dei-fuochi-bonifi...

Visualizzazioni: 6

Rispondi

 

Rubrica Giordano su Doctor Mag

DOCTOR MAG

 

 

© 2024   Creato da SHRO Media Press.   Tecnologia

Badge  |  Segnala un problema  |  Termini del servizio