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Venerdì 7 ottobre 2011 il dott. Raffaele La Montagna della Human Health Foundation Onlus ha discusso a Siena la propria tesi di dottorato di ricerca in Genetica Oncologica intitolata "Androgen Receptor and Pin1 in Prostate Cancer", concludendo così un percorso formativo reso possibile grazie al supporto della Fondazione Banco di Napoli.
La Montagna descrive così l'argomento discusso, ringraziando la Fondazione che gli ha anche permesso di fare un'esperienza importante negli Stati Uniti presso lo Sbarro Institute di Philadelphia, l'istituto fondato e diretto dal professor Antonio Giordano ( nella foto insieme al ricercatore presso i laboratori dello SHRO):

"Il lavoro di tesi ha portato all’identificazione di una nuova proteina coinvolta nella progressione del Cancro alla Prostata. Questa patologia è una delle più diffuse nei paesi industrializzati e la seconda causa di morte per cancro preceduta solo dal Cancro al Polmone. E’ stato ampiamente dimostrato che il Recettore degli Androgeni gioca un ruolo fondamentale nella progressione di questa malattia attraverso il suo legame con gli androgeni. Purtroppo nei pazienti affetti da Pca, la terapia ormonale (rimozione degli androgeni per castrazione chimica) sortisce effetti solo nel primo stadio della malattia, infatti, dopo una iniziale regressione della massa tumorale, si verifica, nel giro di pochi anni, una ricomparsa della malattia con forme più aggressive di cancro che sono definiti Androgen- Indipendent Prostate Cancer. Il motivo di questo fenomeno è dovuto al fatto che il recettore degli androgeni è in grado di adattarsi alla nuova condizione fisiologica riuscendo a reclutare cofattori necessari per la progressione del ciclo cellulare anche in assenza di androgeni. Il nostro studio ha permesso di identificare, per la prima volta, la proteina Pin1 come partner fondamentale nell’attivazione del recettore. Tale proteina è in grado di legare il recettore promuovendone l’attività con conseguente aumento della crescita tumorale. Lo studio ha portato alla scoperta del meccanismo con cui questo processo si realizza ed all’identificazione esatta di come il recettore degli androgeni e Pin1 interagiscono insieme. Tale scoperta permetterà di sviluppare nuovi composti chimici in grado di modulare l’attività del recettore degli androgeni nel cancro alla prostata in alternativa alla comune ed inefficace terapia con gli inibitori degli androgeni. Grazie al supporto della Fondazione Banco di Napoli ho avuto la possibilità di svolgere gran parte del mio lavoro di ricerca presso lo Sbarro Institute di Philadelphia. Tale esperienza mi ha dato la possibilità di crescere sia umanamente che scientificamente offrendomi la possibilità di collaborare con i migliori ricercatori del mondo".

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