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Antonio Giordano partecipa alla tavola rotonda "FERTILE: PER QUANTO TEMPO ANCORA?"

Sapere quando inizia il conto alla rovescia per la propria fertilità diventa fondamentale in una società in cui stili di vita errati, sostanze nocive negli alimenti e negli ambienti domestici, cattiva o scarsa informazione stanno mettendo a serio rischio la salute riproduttiva. Gli esperti pongono l’attenzione a nuovi fattori d’allarme, alcuni determinanti, per combatterne le cause. Sapere qual è il tempo che ci resta per decidere di diventare genitori e, quindi, fino a quando la capacità riproduttiva permetterà di affrontare tale esperienza in modo naturale è la scommessa che hanno raccolto il prof. Mauro Schimberni e la dott.ssa Annalise Giallonardo dello Studio Bioroma. I due professionisti, che operano nel settore da oltre dieci anni, hanno promosso l’evento dopo aver raccolto dati significativi al termine di “Informa la tua fertilità”, un’iniziativa di prevenzione della sterilità che si è sviluppata con una serie di visite e colloqui gratuiti effettuati nel corso del 2012 presso la cooperativa di medici di medicina generale ROMAMED e con il patrocinio della FIMMG. Grazie a questa iniziativa ben 1892 donne e 1863 uomini hanno verificato il proprio stato di fertilità ed appreso quali azioni intraprendere per preservarla nel tempo rilasciando informazioni utili allo studio del Prof. Schimberni e della dott.ssa Giallonardo.

All’origine dell’infertilità di coppia, infatti, non c’è solo la scelta di affrontare la prima gravidanza tardi rispetto al proprio orologio biologico ma sono coinvolti anche meccanismi differenti tra i quali quelli ambientali. Lo studio dei fattori di rischio effettuata durante l’iniziativa di prevenzione ed informazione ha portato ad evidenziare per esempio problemi infettivi ed immunologici quali fattori di rischio in coppie assolutamente normali che semplicemente stanno attendendo un momento migliore per intraprendere una gravidanza. Nel tempo questi problemi potrebbero peggiorare e produrre difficoltà procreative; curarli tempestivamente eviterà tale evenienza. Sempre durante tale iniziativa tuttavia è stato evidenziato un problema nuovo ed in parte inatteso. Il monitoraggio dell’Ormone Anti Mulleriano (un ormone di recente sintesi ed indice di riserva ovarica) ha evidenziato dei valori decisamente bassi in circa il 5% delle donne di età tra i 25 e 35 anni con cicli mestruali normali e nessun problema ginecologico. Tale esperienza assolutamente preliminare puo’ lasciar intravedere la possibilità di individuare le pazienti che, avendo una riduzione della funzionalità ovarica, debbono anticipare la loro esperienza riproduttiva prima che sia troppo tardi.

Durante la tavola rotonda verrà affrontato anche il ruolo degli inquinanti ambientali che studi recenti hanno dimostrato essere presenti all’interno del nostro organismo con conseguenze ancora non valutabili dal punto di vista riproduttivo.

La Tavola Rotonda si avvale della preziosa collaborazione del Prof. Antonio Giordano presidente e fondatore della Sbarro Health Research Organization presso la Temple University di Philadelphia e professore di Anatomia e Istologia Patologica dell’Università di Siena noto anche per aver scoperto il gene soppressore Rb2/p30 utilizzato nella cura dei tumori alla prostata.

I temi trattati nel corso della giornata cercheranno di far luce sul sommerso del problema e sulle informazioni spesso contrastanti che circolano sulla rete Internet e, soprattutto, delineeranno una metodologia d’informazione e prevenzione orientata all’analisi precoce dell’ormone antimulleriano. In rapporto agli stili di vita si analizzerà come una corretta comunicazione sanitaria sia in grado di agire per invertire i trend negativi e ripristinare stili di vita più sostenibili anche per la fertilità.

Prenderanno parte ai lavori oltre al prof. Mauro Schimberni e alla dott.ssa Annalise Giallonardo dello studio Bioroma: il prof. Mario Morcellini, Preside del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università “Sapienza” di Roma, il Prof. Antonio Giordano Sbarro Health Research Organization, la prof.ssa Maria Rita Parsi, psicologa, Eleonora Mazzone, attrice e autrice del libro “Le difettose” incentrato sulle difficoltà che si incontrano durante un percorso assistito per arrivare alla prima gravidanza, Paola Saluzzi, autrice e conduttrice televisiva, il dott. Filippo Maria Ubaldi e la dott.ssa Laura Rienzi del Centro Genera, il dott. Antonino Guglielmino del Centro Hera di Catania, dott.ssa Roberta Bartoletti dell’Università di Urbino, la dott.ssa Loredana Gelli.