«Investimenti e brevetti contro la fuga dei cervelli»

[SHRO Media Press]

Intervista di Cristina Cennamo ad Antonio Giordano -  Giovedì 3 gennaio 2013 -
Il Mattino

«Al Sud si incontrano le stesse difficoltà a lavorare dell'Italia del Nord e del centro,ma
aggravate.Fra le tante, la carenza di finanziamenti produce arretratezza e sarebbe
obbligo dei politici promuovere invece la ricerca sulla base del merito, piuttosto che
per appartenenza ai gruppi.La politica cerca invano di incatenare la scienza, dimenticandone la natura libera», risponde Antonio Giordano, oncologo e ricercatore,
direttore delloSbarro Institute di Philadelphia.

«Sul fatto che la politica e i partiti hanno trascurato il Sud,non bisogna generalizzare.
Alcuni politici si sono veramente dedicati alla cosa pubblica, cercando di gestirla
nell'interesse collettivo. Allo stesso modo molti e, forse di più,sono stati
quelli che hanno fatto prevalere l'interesse personale.Non dobbiamo compiangerci,ma fare esperienza del passato e cercare il cambiamento.I giovani possono costituire la
speranza di un rinnovamento».

«L'investimento nel campo della ricerca e lo sviluppo delle tecnologie. Siamo il
fanalino di coda dell'Europa e non riusciamo nemmeno a far ritornare in Italia
l'investimento che il governo versa all’Unione europea. Bisogna frenare la fuga dei cervelli che in 20 anni ha prodotto un danno di circa 4 miliardi di euro per il mancato
ritorno della formazione, e considerare anche il danno ricevuto dal deposito di brevetti da
parte di italiani all'estero.Solo da pochi anni le nostre Università hanno sviluppato i
laison office e se negli Stati Uniti registrare un brevetto costa circa ventimila o trentamila dollari in Italia i costi si raddoppiano.Per non sprofondare abbiamo due soluzioni: attrarre
investimenti e puntare sui brevetti».