S.H.R.O. Salute Italia

Professional social network di Antonio Giordano

La catastrofe tra fantascienza e realtà - Il mio sguardo libero - Blog - Repubblica.it

Leggendo “Campania, terra di veleni” cercavo immagini che potessero dare forma allo sfondo apocalittico descritto nel libro. Gli autori, Antonio Giordano e Giulio Tarro, sono due medici (un oncologo e un virologo) di fama internazionale che hanno deciso di mettere al servizio dei cittadini campani, grazie anche al contributo di alcuni giornalisti coraggiosi, le loro competenze scientifiche. Le uniche immagini che si adattavano alla lettura erano i film di fantascienza; in particolare i lungometraggi che, a partire degli anni Sessanta, portano sullo schermo il terrore di un possibile cataclisma atomico. Il capostipite di questo genere è “… e la Terra prese fuoco” del 1962. L’anno di uscita non è casuale, coincide con la crisi di Cuba, apice della tensione atomica tra Usa e Urss. I successivi film saranno tutti caratterizzati da un assillo ferale: lo sterminio catastrofico dell’umanità a causa di un uso distorto della scienza (dagli esperimenti nucleari alla diffusione di pandemie, dalle mutazioni genetiche al dominio delle macchine).

In ogni pellicola ci si ritrova proiettati in un mondo prossimo alla fine: la terra è arida, l’aria è irrespirabile, non esistono più forme di vita vegetali. Gli uomini, geneticamente mutati, cercano di sopravvivere in un contesto ostile assumendo sembianze e atteggiamenti bestiali. Il cibo è quasi sempre sintetico e tutto ciò che è naturale rappresenta un lusso per pochi straricchi (nel mondo desertificato si esaltano le sperequazioni). La trama è sempre pervasa dall’angoscia di non avere futuro, unita alla paura per l’ignoto: il progresso incontrollato può arrecare distruzione ed essere fonte di alienazione, intesa come emersione del lato mostruoso dell’uomo. Uno scenario che non sembra dare spazio alla speranza. Eppure è in queste narrazioni che emerge la figura dello scienziato-eroe. Lo scienziato con una missione civile che vuole riappropriarsi del futuro riprendendo il controllo della natura con tecnologie innovative a salvaguardia dell’esistenza umana. Un anelito religioso di redenzione che si incorpora nella figura dello scienziato, pacificando un conflitto ideologico millenario. Fin qui la fantascienza, e la realtà? Supera l’immaginario. Un quarto della regione è contaminato. I rifiuti tossici sotterrati per vent’anni stanno rilasciando lentamente tutta la loro carica distruttiva. Nel triangolo Napoli, Nola, Caserta il 60% dei residenti è potenzialmente soggetto alla formazione di neoplasie. Attenzione, non si tratta di allarmismo mediatico ma dei risultati di una ricerca di due scienziati che hanno deciso di reagire al negazionismo istituzionale (gli ultimi tre ministri della salute hanno pubblicamente minimizzato la questione). La negazione del problema da parte dei potenti è una costante nei film di fantascienza, la causa che ritarda l’intervento dello scienziato che vuole impedire la catastrofe. Ma non c’è da preoccuparsi siamo in Campania “… e la Terra ha già preso fuoco”.

Marcello Ravveduto

http://ilmiosguardolibero-salerno.blogautore.repubblica.it/2013/07/...

Visualizzazioni: 22

Rispondi

 

Rubrica Giordano su Doctor Mag

DOCTOR MAG

 

 

© 2024   Creato da SHRO Media Press.   Tecnologia

Badge  |  Segnala un problema  |  Termini del servizio