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Professional social network di Antonio Giordano

Mercoledì 30 Gennaio a “La Cantinella” di Napoli. Si parla di rifiuti.

Di Maurizio Cortese

Fonte: http://www.gazzettagastronomica.it/2013/mercoledi-30-gennaio-a-la-c...

Era l’estate del 1987 quando Antonio Giordano, da poco laureato, ci disse: “Vado a studiare in America”. Questa sua scelta da un lato fece felici noi amici per l’esperienza che si apprestava a fare, da un altro meno perché l’America, a quei tempi, ci appariva molto più lontana di quanto non lo sia oggi.

Che avrebbe fatto una buona carriera era facile pensarlo per noi che lo conoscevamo, ma Antonio ha superato ogni più rosea previsione diventando ben presto uno dei ricercatori più affermati a livello internazionale in campo oncologico. Molto importante per la sua formazione professionale è stata la collaborazione, nei primi anni della sua esperienza americana, con James Watson, premio Nobel per la medicina nel 1962.

Un passo indietro.

Era il 1956 quando Gennaro Sbarro chiuse la sua salumeria a Napoli per inseguire il suo sogno americano. Portò con sé la moglie Carmela e i figli Antonio, Giuseppe e Mario. A Brooklyn, fra la 65esima e la 17esima, aprirono la prima salumeria in terra americana.

Carmela apriva bottega alle prime luci del mattino e già trovava i suoi clienti in fila per il “delivery”, desiderosi di portare via i piatti tipici della tradizione partenopea. Fu un successo.

Ci furono ben presto altre tre aperture, una per figlio, fino a sviluppare un impero, con migliaia di locali Sbarro aperti in tutto il mondo, grazie soprattutto all’attività imprenditoriale di Mario e Gennaro, figlio e nipote di Carmela e Gennaro.

Due storie molto diverse fra loro, destinate però a incrociarsi.

Antonio Giordano, grazie alla sua attività in campo scientifico, diventerà fondatore e Presidente dello Sbarro Health Research Organization di Philadelphia, finanziato, inizialmente, proprio dalla famiglia Sbarro.

Un’attività importante quella di Antonio e il suo centro di ricerca, grazie a lui ben cinquecento ragazzi italiani hanno avuto un’importante opportunità professionale lavorando ai suoi programmi scientifici.

Venendo ai giorni nostri qualche mese fa Antonio m’invitò al Comune di Corbara, piccolo paese a nord di Salerno famoso per i suoi ottimi pomodorini, perché il sindaco gli avrebbe conferito la cittadinanza onoraria per le origini corbarine della sua famiglia, soprattutto grazie al padre Giovan Giacomo, importante medico patologo molto legato alla sua terra.

In quell’occasione, dopo tutte le procedure di rito, Antonio in un’aula del comune fece un discorso appassionato ai cittadini, parlando della sua ricerca sui rifiuti tossici in Campania, supportata da dati scientifici, accompagnato dal Prof. Giulio Tarro, virologo di fama internazionale con il quale ha scritto di recente il libro “Campania Terra di Veleni” che sta suscitando non poche polemiche negli ambienti scientifici.

A cerimonia ultimata, entusiasta per il suo appassionato intervento, gli strappai una promessa, ovvero di replicarlo in altra sede, anche perché desideravo che anche qui sulla Gazzetta Gastronomica si parlasse una volta tanto non solo di cibo, di cosa ingeriamo, ma anche di come smaltiamo i nostri rifiuti, anche se la denuncia di Antonio Giordano e di Giulio Tarro si riferisce soprattutto a quelli di origine tossica.

Ecco perché ho chiesto agli amici Sandy e Giorgio Rosolino, proprietari di uno dei ristoranti napoletani più prestigiosi, La Cantinella, di ospitarci nel loro locale sul lungomare partenopeo mercoledì 30 gennaio alle ore 20.

Con loro e con lo chef Carlo Spina abbiamo pensato il menu per la serata proponendo un prezzo “politico” a soli 35,00 euro vini inclusi, che ci saranno offerti da Paolo Cotroneo dell’azienda biologica Fattoria La Rivolta, per permettere a tanti di partecipare.

Ecco il menu della serata:

ZUPPETTA DI TOTANI DI PARANZA SU CREMA DI CANNELLINI
FUSILLI AL FERRETTO CON RAGU’ DI RANA PESCATRICE, CREMA DI ZUCCA E BOTTARGA DI TONNO
TRANCIO DI SPIGOLA  SCOTTATO AL PANE AROMATICO CON CARCIOFI
CHEESE CAKE AI FRUTTI DI BOSCO CON SALSA ALL’ANICE.

I vini della fattoria La Rivolta:
Spumante Ellenikos da uve greco
Fiano Sannio Taburno 2011

Dopo la cena, dato che ho prenotato il ristorante per intero, Antonio Giordano e Giulio Tarro, con un supporto video, ci parleranno dei loro studi e del loro libro. Chi parteciperà ne vedrà delle belle.

E’ tempo di ringraziamenti:
Ad Antonio Giordano per avermi dato ancora una volta ulteriore prova della nostra vecchia amicizia.
Al Prof. Giulio Tarro e al figlio Giuseppe per la loro disponibilità e per la partecipazione alla serata.
A Sandy e Giorgio Rosolino per aver aderito al nostro evento e aver condiviso con noi lo spirito della serata.
Allo chef Carlo Spina.
A Paolo Cotroneo per essere sempre presente ai nostri eventi con i suoi ottimi vini.

Chi intendesse partecipare può farlo qui, prenotandosi sul post o alla mail: cortesemaurizio@virgilio.it

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