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Onda azzurra. In diecimila a Madrid con il Premio Oscar e Maradona FORZA NAPOLI!

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Un qualcosa di biblico si muoverà da Napoli verso la Spagna a partire da domani. È l'esodo dei diecimila tifosi azzurri che saranno al fianco di Hamsik e soci nello stadio che dà il «miedo escenico», ovvero il panico del palcoscenico. Non solo un terrore scenografico per il monumentale Bernabeu: gli avversari, campioni d'Europa e del mondo, fanno venire i brividi. La missione del popolo partenopeo è quella di far rimbombare anche al Santiago Bernabeu, sulle note di Tony Britten, quel «The Chaaampioooons» urlato a squarciagola al San Paolo nelle notti magiche d'Europa. Uno spettacolo da brividi. L'ennesima invasione europea, dunque, dopo quelle di Stoccarda e Monaco di Baviera e in tempi più recenti lo Stamford Bridge a Londra, l'Anfield a Liverpool o la Volkswagen Arena a Wolfsburg. Ma Madrid batterà tutti per presenze azzurre sugli spalti. Sono sei i charter che partiranno da Capodichino nella stessa giornata del match (e tutti e sei rientreranno nella notte): i primi decolli inizieranno alle 11 del mattino.

Ma in totale la questura di Napoli si prepara a monitorare tutti i voli (circa 24) che tra martedì e mercoledì da Napoli, da Roma e da Milano voleranno in direzione dell'aeroporto Barajas. Nessuno controllo particolare nei terminal di arrivo e partenza: non ci sono segnali di tensione tra le due tifoserie, anche perché quella del Real non viene catalogata dalla Guardia Civil come particolarmente violenta. In realtà c'è un piccolo gemellaggio con gli ultrà della Lazio che potrebbe essere motivo di astio tra i tifosi ma secondo gli uomini di via Medina, non ci sono motivi di allerta preventiva. Sono 3.917 tifosi che andranno ad occupare il settore ospite del Bernabeu ma poi ci sono quelli che hanno preso biglietti anche in settori diversi e che rischiano, ed è bene che lo sappiano, di restare fuori. Già, perché dovessero trovarsi di fronte a qualche dipendente del Real particolarmente severo, l'ingresso allo stadio sarebbe interdetto.

In molti tra questi, hanno ricevuto via mail i tagliandi e hanno già potuto controllare, attraverso la visita virtuale al Bernabeu, il punto esatto da dove assisteranno alla supersfida tra Real e Napoli. Avenida de Brasil è il punto di ritrovo per coloro che arriveranno a Madrid con mezzi diversi dall'aereo. Perché chi invece arriverà a Barajas mercoledì pomeriggio, troverà ad attenderlo degli autobus che lo porterà direttamente al Santiago Bernabeu: d'altronde, per la maggioranza dei tifosi azzurri, non ci sarà tempo per una visita turistica della capitale spagnola. La Guardia Civil avrà il compito di scortare i bus dei tifosi azzurri. E minaccia il pugno di ferro nel guanto di velluto dell'accoglienza cordiale. Non ci saranno sconti né indulgenze per il grande giubileo del calcio napoletano al Bernabeu. Dunque, attenti, alle normative spagnole: chi vuol capire la differenza rispetto a casa nostra, uscendo dagli stretti binari del comportamento tollerabile, rischia di rovinarsi la trasferta. Tutti i settori del Bernabeu sono sorvegliati dalle telecamere a circuito chiuso.

Il centro di monitoraggio all'interno dello stadio identifica subito i responsabili e gli addetti al servizio d'ordine e gli agenti intervengono rapidamente. La fede o la ragione, dunque? La risposta è nei numeri. L'invasione di tifosi napoletani si concretizzerà tra martedì e mercoledì e porterà a Madrid tra le novemila e le diecimila persone. C'è pure chi partirà a bordo di un minivan, ovviamente già domattina: oltre 4mila chilometri per sette tifosi che racconteranno il loro pellegrinaggio sui canali Facebook di SpazioNapoli. «Ci preoccupa potenzialmente solo una situazione: quella dei tifosi senza biglietti che arriveranno a Madrid. Lì non ne troveranno, quindi ci auguriamo che scelgano un bel pub dove vedere la gara con i tifosi spagnoli», spiega Luigi Bonagura, capo della Digos della questura di Napoli. Il Napoli partirà come al solito con un volo privato nel pomeriggio di martedì.

A guidare la comitiva azzurra ci sarà Aurelio De Laurentiis che ospiterà nel volo verso Madrid tra gli altri, Paolo Sorrentino, trionfatore agli Oscar del 2014 con la Grande Bellezza, il produttore Nicola Giuliano, l'attore Silvio Orlando, l'ex sindaco di Roma Walter Veltroni e tanti altri. Sul volo della squadra anche, e non capita spesso, le mogli dei calciatori: da quella di Reina a quella di Callejon, da lady Mertens alla signora Albiol. Dagli Stati Uniti arriva il professore Antonio Giordano che ospiterà nella tribuna vip Eduardo Jose Ortiz, direttore ortopedia Hospital Universitario La Paz di Madrid e numerosi professionisti: Raffaele La Montagna, Nino Calcaterra, Maurizio D'Amore. Sky box riservato per gli imprenditori della sanità, Biagio Lubrano e Cirano Vittoria, per gli ex campioni di pallanuoto Pino e Franco Porzio, il magistrato Tullio Morello.

Arriverà invece già domattina, direttamente da Buenos Aires, l'ospite più illustre della notte madrilena: Diego Armando Maradona. Con lui anche la compagna Rocio e la figlia Dalma. Da qui lo raggiungerà Diego junior. De Laurentiis lo ospiterà in una lussuosa suite dell'hotel Mirasierra che il Napoli ha scelto come suo quartier generale: è un edificio elegante e moderno immerso nel verde di un quartiere residenziale esclusivo, ma a pochi minuti dall'aeroporto di Barajas e a brevissima distanza dallo stadio Bernabeu. Mercoledì arriverà invece Careca. Gli chef del Napoli partiranno stasera: devono preparare i pasti per gli azzurri. Maradona dovrebbe essere tra gli ospiti della cena di gala che il Napoli e il Real hanno preparato già martedì sera, mentre quella tradizione, sotto l'egida della Uefa, si terrà mercoledì a pranzo.

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