S.H.R.O. Salute Italia

Professional social network di Antonio Giordano

di Antonio Giordano*

Sembrava sconfitto ancora prima di candidarsi e, invece, Donald Trump è il 45esimo presidente degli Stati Uniti d'America. Una vittoria inaspettata ma che, a ben vedere, trova i suoi elementi precursori in Francia con la vittoria di Marine Le Pen, in Gran Bretagna con la Brexit, in Italia con il successo della Lega o dei Cinque Stelle.

Sì, perché in Europa come negli Usa la gente vive gli stessi problemi: la crisi economica-finanziaria, la migrazione di intere popolazioni, il terrorismo,  fenomeni, questi, che generano un clima di incertezza  nel domani, di diffidenza, di paura. Contesti precari in cui l'altro è  percepito come quello che «ruba il lavoro», che attenta alla vita dei nostri figli, che turba la nostra tranquillità che, talvolta, si spinge fino a mettere in discussione la nostra cultura, la nostra religione, le nostre usanze, le nostre radici. L'altro mina le nostre certezze, inducendoci a sentirci stranieri nei nostri stessi confini.

Ecco, io credo che queste siano alcune delle sensazioni che abbiano nutrito atteggiamenti di diffidenza e di razzismo. Il voto degli americani è in gran parte una richiesta di protezione, di una politica forte e decisa, come quella che Obama, anche a causa dei numeri, non ha potuto garantire negli ultimi quattro anni. Non so prevedere i futuri scenari politici, ma mi limito ad osservare la grandezza di un Paese in cui la democrazia è una realtà. Nella sua prima dichiarazione da presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha voluto ringraziare la sua avversaria Hillary Clinton così come il primo messaggio di Barack Obama è stato quello di speranza, di forza e di fiducia nel popolo americano.

La democrazia americana, ancora una volta, rispetta le sue regole, le stesse che vigono in tutti i Paesi democratici, ma che non sempre sono oggetto di una medesima interpretazione. Ad esempio, l'Italia, da anni, è governata da un presidente del Consiglio che certamente non è espressione della volontà popolare. Nel frattempo, a poche ore dalla sua elezione, Trump si è già dichiarato il presidente di tutti gli americani e che ci piaccia o meno è colui che sulla base del consenso popolare governerà gli Stati Uniti d'America per i prossimi quattro anni.

*Oncologo napoletano e direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia

per approfondimenti

http://m.ilmattino.it/primopiano/articolo-2089042.html

Visualizzazioni: 13

Rispondi

 

Rubrica Giordano su Doctor Mag

DOCTOR MAG

 

 

© 2024   Creato da SHRO Media Press.   Tecnologia

Badge  |  Segnala un problema  |  Termini del servizio