Ricercatori hanno identificato due nuovi potenziali bersagli per il trattamento del rabdomiosarcoma (RMS), un tumore pediatrico altamente maligno, che si sviluppa da cellule staminali mesenchimali (MSCs) destinate a trasformarsi in cellule muscolari scheletriche, come e` riportato sulla rivista scientifica Cell Cycle. “Esaminando lo sviluppo del RMS, abbiamo localizzato alcuni potenziali bersagli per future terapie”, afferma
Antonio Giordano, direttore dell`Istituto Sbarro per la Ricerca sul Cancro e Medicina Molecolare, del College of Science and Technology della Temple University di Philadelphia, USA.
Lo studio nasce dalla collaborazione internazionale tra l`
Istituto Sbarro di Philadelphia, il CROM (Centro Ricerche Oncologiche di Mercogliano), l`Universita` di Siena e l`Ospedale Pediatrico Bambin Gesu` di Roma.
La ricerca di bersagli alternativi per la terapia del RMS e` particolarmente urgente, perche` il tumore spesso richiede terapie multiple di cura che possono portare ad un alto grado di tossicita` ed effetti collaterali a lungo termine sui giovani pazienti.
Nello studio in questione, i ricercatori hanno esaminato un gruppo di 20 microRNA – piccole molecole di RNA non codificante capaci di regolare l`espressione genica - che appaiono essere coinvolti nel differenziamento del muscolo scheletrico e potenzialmente nella cancerogenesi.
I risultati hanno mostrato una diminuzione dell`espressione di miR-26a nelle linee cellulare di RMS che in campioni tumorali prelevati da pazienti quando comparati nei controlli normali.
Di converso, Ezh2 mRNA, uno dei gia` riconosciuti target di miR-26a, ha mostrato maggiori livelli di espressione nei campioni di pazienti affetti da RMS, suggerendo che la regolazione di Ezh2 dipendente da miR-26a puo` essere attiva nelle cellule del rabdmiosarcoma.
“Anche se dobbiamo sperimentare i nostri risultati su una piu` ampia casistica, lo studio rivela che e` possibile che miR-26a e Ezh2 possono prendere parte alla patogenesi di RMS, rappresentando potenzialmente nuovi importanti targets terapeutici per il trattamento di questo tipo di tumore”, cosi` conclude Giordano.
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