L’immondizia affligge Napoli e la sua provincia, da sedici lunghi anni. Gli ispettori inviati in questi giorni dalla Comunita’ Europea hanno denunciato una situazione rimasta pressocche’ immutata negli ultimi due anni non essendoci, ad oggi, un piano di trattamento e gestione della differenziata. Le discariche sono stracolme e circa 2.900 tonnellate di immondizia rimangono per strada.
Vane le richieste rivolte dal Governatore Stefano Caldoro alle regioni del Nord perche’ partecipino allo smaltimento dei nostri rifiuti nonostante, come accertato dalla Magistratura, gran parte di questa provenga proprio dalle citta’ del Nord.
Tra i principali responsabili di questa catastrofe ambientale la malavita organizzata che, con la complicita’ di una classe politica corrotta, ha dato vita ad un vero e proprio business “contra legem”.
Dal Nord importiamo tonnellate di rifiuti velenosi, che gli industriali settentrionali, eludendo le costose procedure di smaltimento, ci trasferiscono su grandi camion con la complicita’ degli “stakeholder”: giovani laureati nelle piu’ prestigiose universita’ italiane, che preparano con straordinaria abilita’, a fronte di cospicui compensi, false certificazioni con le quali i rifiuti velenosi ottengono il lasciapassare di “comune spazzatura” per arrivare sino a noi.
Giunti nel nostro Sud, costipati nelle viscere della nostra terra, inquinano le falde acquifere, avvelenano i nostri prodotti agricoli, il nostro bestiame fino a porre in serio pericolo la nostra stessa salute.
Un minaccioso mare di rifiuti sepolto che oltre a sprigionare odori nauseabondi trasforma le nostre fertili terre in lande desolate e prive di speranza.
Il risultato di questo illegittimo smaltimento di rifiuti tossici si chiama cancro. Nascosti illegittimamente sotto terra o dispersi in discariche abusive, i rifiuti tossici sprigionano sostanze dannose alla salute, determinando un incremento esponenziale nell’insorgenza dei carcinomi.
Tra le sostanze piu’ nocive ricordiamo il cromo esavalente che produce difficolta’ respiratorie e danni alla cute, ai polmoni e reni, ma anche il nichel, il piombo, lo zinco, il rame il cobalto, gli scarti di vernici.
Come medico e come uomo mi sento di denunciare, nuovamente, questa situazione e di unirmi al grido di allarme che Roberto Saviano ha lanciato dalla trasmissione “Vieni Via con me” senza mezzi termini a circa nove milioni di telespettatori. E’ ora di intervenire perche’ l’emergenza igienico-sanitaria e’ veramente grave. Napoli e la sua gente non possono piu’ attendere.
Professor Antonio Giordano
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